Oristanese

La zona dell’oristanese ha un bel territorio dove predomina un verde dolce, senza cime aspre o monti carsici. Il punto più alto è quello del Monti Ferru (1050m) a seguire il Monte Arci. Il resto è occupato dalla florida pianura del campidano.

Torre Mariano II Oristano

Torre Mariano II Oristano

Tra le mete interne citiamo subito Oristano il capoluogo di provincia, un vivace comune di 31.000 abitanti posto sul versante ovest dell’oristanese. E’ piacevole passeggiare nelle sue vie più antiche che si diramano da piazza Roma, dove sorge la torre di Mariano II, eretta nel 1290 dall’omonimo giudice. La torre faceva parte delle antiche mura e dell’ingresso della vecchia città. Tra un caffè e una pizzetta è una buona idea visitare il museo archeologico Antiquarium Arborense, nel Portico Giovanni Corrias.
Spostandoci verso l’interno spicca il massiccio del Monte Arci, ottima meta per picnic e una salutare passeggiata nel verde. La zona è famosa in Sardegna per la forte presenza dell’ossidiana, roccia vulcanica vetrosa, molto friabile, che veniva usata nell’antichità per realizzare utensili molto taglienti. Fate attenzione dunque. Questa pietra è così importante che a Pau hanno realizzato un museo dell’ossidiana.
A sud del monte troviamo uno dei luoghi di fama mondiale per la produzione di tappeti e arazzi, Mogoro.
Ogni anno si celebra la mostra del tappeto sardo, un evento che riscuote molto successo.
Risalendo a nord passiamo per Ales dove si erge la cattedrale di San Pietro del secolo XVII e verso est il

L'Ardia di Sedilo

L’Ardia di Sedilo

grazioso paese di Laconi, bandiera arancione del Touring Club, dove si distinguono tra le sue bellezze il bellissimo parco interno al paese, la chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio Vescovo e il castello Aymerich.

Verso nord est abbiamo una tappa benessere e archeologia alle salutari e celebri Terme di Fordongianus e verso nord ancora potremo visitare Sedilo e la rinomata corsa dell’Ardia, una manifestazione tradizionale e religiosa caratterizzata dalla corsa sui cavalli.

Le fonti di San Leonardo

Le fonti di San Leonardo

Tornando a est merita una visita il bel paese di Santu Lussurgiu, annoverato tra i borghi autentici d’Italia, con l’ottimo e ben fornito museo della tecnologia contadina.
A pochi km dal paese si posiziona l’incantevole borgo di San Leonardo di Siete Fuentes (cioè le sette fonti), con un fiabesco parco attrezzato e la celebre acqua che sgorga dalle fontane. Da visitare l’omonima chiesa medievale del borgo nei giorni di festa.

Sul versante costiero il territorio l’oristanese ha delle interessanti località turistiche, forse non rinomate come altre località in Sardegna ma comunque decisamente gradevoli, originali e col vantaggio di non essere bombardati dal flusso turistico.
Partendo da nord segnaliamo i paesi e i villaggi tipicamente turistici, tra i quali la pittoresca Santa Caterina di

S'Archittu

S’Archittu

Pittinuri, S’Archittu con il noto arco di roccia e Torre del Pozzo, tutte con la relativa spiaggia a due passi.
Più a sud la spiaggia e la pineta di Is Arenas, sito di interesse comunitario, che si estende per ben 6 km.
Scendendo ancora troviamo un gioiello di spiaggia, Is Arutas, celebre per i suoi chicchi di riso.
Qualche km più sotto trovate tempo per visitare la scenografica penisola del Sinis, meta di camminatori sportivi, dove nei pressi si trova la vasta area archeologica romana di Tharros. Rientrando verso andiamo a

San Salvatore di Sinis

San Salvatore di Sinis

Cabras, patria della bottarga (uova di muggine essicate) e nel cui territorio spiccano l’antica chiesa di San Giovanni di Sinis e il paese “fantasma” in stile film western di San Salvatore di Sinis.
Per finire un’altra grande spiaggia, di colore dorata e con grandi dune, la spiaggia di Torre dei Corsari.