La Sardegna è rinomata per le spiagge, lo splendido mare, il clima mite e le giornate prevalentemente soleggiate, ma anche per il sapore genuino e invitante della sua cucina. Tuttavia non si può dire che l’isola
manchi di attrattive artistiche e culturali, anzi si può ben dire che sia proprio il cuore della cultura mediterranea. L’isola è la patria dei millenari nuraghi e della sua lunga storia ha testimonianze e tesori del passaggio punico, fenicio, romano, arabo, spagnolo, pisano, genovese e piemontese.
Ma non solo le invasioni “straniere” hanno contribuito a modellare e contaminare la cultura sarda. Questa è una terra dal recente passato minerario a cui si collega un filone architetturale proprio. E’ un territorio che ha profonde radici nelle tradizioni che si evidenziano attraverso i colorati costumi, le maschere carnevalesche, l’artigianato con i tappeti, i cestini, gli orafi e molto ancora.
Nondimeno evidenti i lasciti della letteratura con personaggi come il premio nobel Grazia Deledda ed Emilio Lussu.
L’area metropolitana di Cagliari e il sud Sardegna hanno moltissimo da offrire al visitatore spinto dall’interesse
per la vacanza culturale. A Cagliari spiccano diversi importanti musei come il Museo archeologico nazionale, quello delle impressionanti Cere anatomiche di Susini. Per gli amanti delle pinacoteche è da vedere la Galleria comunale d’arte nei giardini pubblici. Arte e religiosità nella Cattedrale e nella basilica di N.S. di Bonaria.
A Pula si contempla la bellezza dei reperti archeologici di Nora al museo Civico Giovanni Patroni e se vi piacciono i minerali brillanti e le monete scintillanti, recatevi a pochi passi nel vicino museo Norace.
Andando verso ovest è d’obbligo una tappa verso il piccolo borgo di Armungia, sede di tre musei, quello del celebre scrittore e politico Emilio Lussu, quello etnografico Sa Domu de is Ainas e quello dedicato alla mestiere della lavorazione del ferro, la Bottega del Fabbro.
Vicino a Serdiana il particolarissimo, se non unico, museo a cielo aperto di sculture in cemento: il parco artistico Gianni Argiolas.
Ovviamente imperdibile il complesso nuragico “Su Nuraxi” patrimonio dell’Unesco di Barumini.
Nella provincia di Oristano spiccano diversi musei e aree archeologiche di interesse. Il museo della roccia vetrosa dell’ossidiana nei pressi di Pau, unico nel suo genere nel mediterraneo. A Laconi il Civico Museo Archeologico delle Statue Menhir e il Castello Aymerich, la grande e scenografica Area archeologica di Tharros, rovine romane nel cuore della penisola del Sinis, il museo del giocattolo ad Ales o l’area delle Terme di Forum Traiani a Fordongianus, passando magari ad una visita dell’imponente Nuraghe Losa ad Abbasanta.
Grandi elementi di interesse sono diffusi nella provincia di Nuoro. Nel capoluogo, Nuoro, troviamo
il rinnovato Museo Etnografico Sardo, il museo MAN e la casa della celebre scrittrice Grazia Deledda.
Si riscoprono i lavori di una volta nella valle dei mulini, con l’antica gualchiera a Tiana e un colorato carnevale a Ovodda dove si segnalano le Domus de Janas S’Abba Bogada.
Nel profondo verde della Barbagia sorgono alcuni paesi ospitali come Aritzo che ci offre un salto nel tempo con le Carceri spagnole “Sa bovida”. Per gli amanti del trekking e dei misteriosi gioielli nascosti della natura è d’obbligo organizzare una puntata alla rinomata area archeologica di Tiscali.
La zona è molto ricca di tradizioni e storia che affiorano in tutto il loro splendore nella kermesse annuale di Autunno in Barbagia.
Nella provincia di Sassari si fanno notare il singolare museo del Banditismo ad Aggius, dove gli fa compagnia un curatissimo museo Etnografico. A Castelsardo, perla della costa settentrionale, si distingue il museo dell’intreccio meditteraneo, prodotti artigianali realizzati con l’intreccio di fibre vegetali.
Per gli amanti dei nuraghi si segnala il gran nuraghe di Santu Antine vicino a Cheremule o area di Loelle sull’altipiano di Buddusò.
Imperdibile, nei pressi di Codrongianos, tra rotondi e verdi colline, la più spettacolare e nota chiesa medievale dell’isola la “Santissima Trinità di Saccargia”.