Guardando Cala Goloritzè dalla barca, durante la mini crociera tra le cale ogliastrine, viene da chiedersi
“perchè qui non approdiamo?”. In un posto così scenografico, così attraente!
Non è una cala qualsiasi ma addirittura è Monumento Nazionale Italiano dal 1995. Ecco perché è così protetta dal turismo di massa. Il titolo è pienamente meritato: qui la natura ha dato il meglio di sè per rendere questo posto favoloso.
Com’è Cala Goloritzè
E’ una distesa di sassolini bianchi (che non potete portar via) in un posto incontaminato e selvaggio che si vuole far rimanere tale. Infatti non ci sono servizi di alcun tipo sulla spiaggia. Voi e la natura, nient’altro. Fatta eccezione per asciugamani e altri accessori da spiaggia che si porteranno i vostri colleghi turisti. Soprattutto in alta stagione.
L’acqua è super trasparente in un mare già cristallino di suo. Questo grazie alle correnti d’acqua dolce sotterranee che si riversano nel mare e ne abbassano anche sensibilmente la temperatura. Consigliatissima la maschera o gli occhialini per ammirare le bellezze sommerse. Il mare è alto da subito, attenzione ai bambini.
Lo scenario della spiaggia è unico. La fanno da padrone le alte rocce di cui la più alta aguglia è di 140 metri. E’ infatti una delle mete più ambite degli arrampicatori. A sud chiude la spiaggia un pregevole arco di roccia. Per colorare di verde il movimentato paesaggio ci pensano i ginepri, la macchia mediterranea e il resto della tipica vegetazione del Parco nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu. Ah, che profumi!
Come arrivare a Cala Goloritzè
Le possibilità di arrivare alla cala sono due. Una via mare e una via terra a piedi.
Via mare
Per via mare occorre lasciare l’eventuale imbarcazione a motore prima dei 300 metri dalla spiaggia. Ci sono le boe che segnalano la giusta distanza. Poi proseguirete con un imbarcazione senza motore (a meno che non siate già arrivati così) oppure a nuoto. Nelle località costiere vicine troverete dei servizi di noleggio imbarcazioni con e senza conducente.
Via terra
Una strada meno costosa e più avventurosa è quella di arrivare a piedi. Si parte dal parcheggio a Su Porteddu a 410 metri s.l.m. sull’altopiano del Golgo. Il parcheggio costa 4 euro per le auto e 2 euro per le moto. Il sentiero è facile e prevalentemente in discesa all’andata e vi prenderà un’ora o poco più. Il ritorno al contrario sarà più faticoso e più lento.Vi verrà chiesto un euro all’arrivo come contributo ecologico. La visuale dall’alto a fine sentiero è spettacolare.