Nuoro per me è sempre stata tappa di vacanze invernali, ci abitavano fratelli e sorelle di mia nonna e diversi cugine e cugini. Dei nuoresi ho sempre apprezzato l’accento simpatico e gradevole, di persona schietta e affidabile, grandi lavoratori, persone generose, amanti dell’arte e del gusto del bello. Almeno i miei parenti, ma mi piace l’idea di applicare queste buone qualità ai nuoresi in genere. E poi i fatti parlano chiaro: Nuoro è una città che ha dato i natali a molti celebri artisti sardi. Visitare questa città non delude, quando dicono “la Sardegna non è solo spiagge e mare” hanno ragione!
L’impatto visivo entrando a Nuoro
Tralasciamo la parte sentimentale e andiamo al sodo. Arrivando a Nùoro (eh si, i nuoresi mettono l’accento sulla u) in auto si capisce subito che stiamo cambiando aria. Questa è una Sardegna diversa. Dal grigiore e il piattume della strada statale si passa ad una strada in salita dove il verde prende il sopravvento.
Ed è un verde che sa di montagna, mica cespugli.
Non per niente siamo a 550 metri di altezza e Nuoro è il settimo capoluogo di provincia più alto d’Italia.
Dalla città si vede il monte Ortobene, di cui parlerò in seguito, e lo spettacolare supramonte di Oliena, le dolomiti sarde.
Questo è il cuore della Sardegna, benvenuti in Barbagia!
Cosa vedere a Nuoro
Il centro storico
Nuoro si presenta come una cittadina viva, moderna nei servizi e nella viabilità ma, man mano che ci addentriamo verso il centro, il pavè prende il posto dell’asfalto e gli edifici aumentano di valore artistico.
Sono numerose le case con le facciate o parte di essa in pietra. A volte con elementi architettonici originali che rendono gradevole e suscitano la curiosità nella visita del centro storico.
Se gradite la canonica passeggiata tra bar e negozi, non perdete il corso Giuseppe Garibaldi, di cui una buona parte è zona solo pedonale.
Il museo MAN
Il museo MAN è un museo d’arte contemporanea e moderna. Le sue mostre hanno carattere prevalentemente temporaneo ma ha anche una collezione sua di oltre 500 opere di artisti sardi.
Nel 2013 ha ottenuto il riconoscimento come museo d’eccellenza. Approfondisci visitando il sito ufficiale.
Monte Ortobene – la statua del Redentore
Il monte Ortobene è il polmone verde di Nuoro, luogo di picnic, passeggiate e giochi all’aperto immersi nel verde. Icona di Nuoro e del monte Ortobene è la splendida statua del Cristo Redentore. Il 29 agosto si la sagra del Redentore, famosa in tutta la Sardegna. Lì potrete ammirare sfilate in costume, balli e canti tradizionali. Assolutamente da non perdere!
Museo etnografico sardo (o del costume)
Ristrutturato di recente è diventato un pezzo forte del turismo a Nuoro. Maschere, gioielli di artigiano e di pane, la più grande collezione sarda di costumi e spaccati di vita sarda di un tempo.
Approfondisci leggendo l’articolo apposito.
Casa museo di Grazia Deledda
Grazia Deledda (1871 – 1936) fu una celebre scrittrice sarda che vinse il Nobel per la letteratura nel 1926. A scuola ci fecero leggere diversi suoi romanzi ma, a dire la verità, non mi ha mai entusiasmato.
La sua casa d’origine è stata dichiarata monumento nazionale, comunque merita una visita per fare un salto nel passato.
Visita il sito ufficiale della casa museo di Grazia Deledda
Lollove
Se vedete dalla città un piccolo centro arrampicato sul monte che un po’ vi incuriosisce, sappiate che quello è Lollove. Il nome è un po’ buffo, sembra la parola amore detta da un anglosassone balbuziente (Lo-Love). Invece è una frazione di Nuoro distante 15km. Un paesello dove il tempo si è fermato, quasi fantasma, poco più di 20 anime, un piccolo condominio sparso in un paese. Piccoli ingredienti che attirano.
Se non ve la sentite di visitarlo potete dare una sbirciatina con il drone su Lollove.
Dove dormire
Per i miei gusti sicuramente al B&B Casa Solotti, immerso nella natura, panorama sui boschi e sul supramonte di Oliena, accoglienza squisita, colazione ottima e prezzo conveniente.
Se invece preferite l’alloggio centrale, a due passi dalle principali attrazioni allora sul B&B Nughe’e’oro. Prezzi flessibili secondo le esigenze e colazione chic sul terrazzo con vista sulla città, mica male!
Mangiare a Nuoro
Se penso alla cucina nuorese mi vengono in mente i ravioli (indimenticabili quelli freschi che preparava zia Anna), il cinghiale, del buon formaggio (magari arrosto) e la sebadas (con miele o zucchero).
Se vi piacciono i dolci potete trovare nelle pasticcerie delle particolarità come S’Aranzada (Aranciata Nuorese), Sa Pompìa (Pompìa) o i Sos Corikeddos (I Cuoricini).
Una scelta azzeccata potrebbe essere la Trattoria S’Hostera nugoresa, ambiente accogliente rustico, piatti ben presentati e abbondanti. Oppure al Rustico: piatti semplici e sapori genuini in stile nuorese con menù del giorno a 13/15 euro.